Pet-Therapy: gli animali possono aiutare nella riabilitazione

Pet-Therapy: gli animali possono aiutare nella riabilitazione

Gli animali possono fare la differenza nella vita delle persone. E non parliamo in termini di compagnia e socialità, ma di cura, nel vero senso del termine. Da anni si analizza come la relazione con gli animali possa migliorare la salute mentale (e non solo) e aiutare a superare momenti di stress, crisi, depressione. La cosiddetta pet-therapy è usata per trattare soprattutto problemi comportamentali, disturbi mentali, paralisi cerebrale, Alzheimer e per le persone alle prese con disturbi da abuso di sostanze. La pet therapy di solito viene usata come coadiuvante della terapia principale, non come trattamento indipendente.

Perché gli animali?
Includere un animale nel trattamento tradizionale aiuta il paziente in riabilitazione ad accettare e seguire la cura e a integrarsi meglio nell’ambiente in cui deve riceverla. Gli animali cementano in qualche modo l’alleanza terapeutica tra il medico e il paziente, un rapporto fondamentale, soprattutto quando si tratta di riabilitazione, utile non solo per prendere le medicine nel modo giusto, ma per definire e comprendere gli obbiettivi che si possono raggiungere e le attività da portare avanti per realizzarli. Includere un animale nella terapia ha un po’ un effetto “rompi ghiaccio”: attraverso l’interazione con l’animale, paziente e terapista si avvicinano. E la strada per la riabilitazione, in questo modo, è un po’ più in discesa.
Non solo: i pazienti in riabilitazione per abuso da sostanze, se seguono una terapia con gli animali, sono più propensi a fidarsi del trattamento proposto e, di conseguenza, del terapista.

I benefici diretti
A parte la relazione con il medico, gli effetti benefici del rapporto con gli animali sui pazienti sono diversi e molto interessanti.
Il principale effetto è quello calmante: il contatto con gli animali, la possibilità di accarezzarli, pettinarli, sono tutti gesti che aiutano a ridurre l’ansia. I pazienti in riabilitazione spesso si sottraggono al contatto fisico, ma con gli animali queste barriere sembrano dissolversi.
Questa interazione inoltre mitiga i sentimenti di aggressività e depressione e rende i partecipanti più felici. Le terapie più usate sono quelle con i cavalli e con i cani.

Pet-Therapy con i cavalli
La terapia con i cavalli aiuta i pazienti a gestire le risposte comportamentali ed emotive, attraverso la comprensione delle reazioni dell’equino. Questo approccio aiuta a lavorare sulla comunicazione e a riflettere sui propri sentimenti e comportamenti grazie alla capacità del cavallo di leggere e rispecchiare le emozioni umane. L’obiettivo è migliorare la consapevolezza di sé e del proprio ruolo nella società, l’autogestione e il senso di responsabilità.
Nella terapia i pazienti si prendono cura del cavallo, nutrendolo e pulendolo. Questo fornisce alle persone in riabilitazione un senso di responsabilità nel prendersi cura di un’altra creatura vivente. I cavalli sono animali grandi, potenti e talvolta intimidatori e ci può voler tempo per sviluppare la fiducia con gli umani che li circondano. Inoltre, a causa dell’elevata sensibilità del cavallo, è meglio non trasmettere emozioni troppo forti in sua presenza e questo insegna ai pazienti il controllo degli impulsi e la gestione emotiva.
La terapia equina può anche sviluppare nei partecipanti il controllo del craving, il desiderio di assumere sostanze. Quando si è in preda all’astinenza, di solito il linguaggio del corpo trasmette rabbia e disagio: il cavallo risponde in modo negativo a questi atteggiamenti. Questo ulteriore approccio insegna al paziente a gestire il craving e a controllarsi, in modo che il cavallo possa rilassarsi e stare a suo agio con il paziente.

Pet-Therapy con i cani
Questa è la terapia più diffusa. Parliamo del migliore amico dell’uomo per antonomasia, il cane. Amichevole, leale, intelligente, facile da addestrare, tutte caratteristiche che lo rendono il compagno di terapia ideale, soprattutto per chi è in riabilitazione da abuso da sostanze. Socializzare con un cane può far aumentare la produzione di endorfine, serotonina e ossitocina, gli ormoni responsabili a vario titolo della felicità. Stare vicino a questo amico a quattro zampe aiuta le persone a rilassarsi e ad aprirsi e le rende più propense a parlare con l’animale, soprattutto quando hanno difficoltà a relazionarsi con una persona. Questo approccio può aiutare il paziente ad aprirsi e a comunicare di più con il proprio terapista.
Prendersi cura di un animale aiuta ad avere degli obbiettivi e a sviluppare senso di responsabilità. I cani possono anche suscitare piacevoli ricordi e offrono un amore incondizionato, che non giudica e non ha fine. Per chi soffre di dipendenze ed è alle prese con stigma, emarginazione e solitudine, l’amore di un cane può davvero fare la differenza.

 

  • Wesley, M. C., Minatrea, N. B., & Watson, J. C. (2009). Animal-assisted therapy in the treatment of substance dependence. Anthrozoös, 22(2), 137–148, https://psycnet.apa.org/record/2009-08706-003
  • Chandler, C. K. (2005). Animal-assisted therapy in counseling. New York: Routledge, https://tandfbis.s3.amazonaws.com/rtmedia/pp/common/sample-chapters/9780415888332.pdf
  • How Animals Can Assist Patients in Drug and Alcohol Addiction Treatment Butler Center for Research | July 2, 2016,
    https://www.hazeldenbettyford.org/education/bcr/addiction-research/animal-assisted-therapy-addiction-ru-716
  • Animal-Assisted Therapy for Substance Abuse, Addiction Center, March 2021,
    https://www.addictioncenter.com/treatment/animal-assisted-therapy/